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martedì 10 agosto 2010

ARRESTATO GIAMPIERO POLCINO PER SPACCIO AVEVA GIA' PRECEDENTI MA NONOSTANTE CIO' FACEVA ANCORA SERVIZIO!!

Medico condannato per spaccio. L'Ausl lo aveva appena sospeso

Giampiero Polcino, medico 46enne in servizio come guardia medica all'Ausl di Rimini, era stato sorpreso a spacciare cocaina in discoteca. Oggi il tribunale di Rimini lo ha condannato a 3 anni e 3000 euro di multa. L'Ausl lo aveva sospeso il 28 luglio.
PROVINCIA | 10 agosto 2010 | "L'Azienda - si legge in una nota dell'Ausl di Rimini - sta valutando ulteriori, eventuali, provvedimenti a tutela della propria immagine".

Polcino, che ora si trova nel carcere dei Casetti, era già stato fermato per spaccio negli anni passati.

Il comunicato stampa dell'Ausl di Rimini

La Direzione dell'Azienda USL di Rimini rende noto di aver provveduto, in data 28 luglio us, a sospendere dal servizio il medico di continuità assistenziale, a processo con l'accusa di cessione di sostanze stupefacenti.
L'Azienda sta valutando ulteriori, eventuali, provvedimenti a tutela della propria immagine.
Si è infine già provveduto alla sostituzione del professionista evitando qualsivoglia limitazione al servizio di continuità assistenziale.

FONTE
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Benevento: prostituzione, immigrazione e droga. 26 persone rinviate a giudizio

26 persone sono state rinviate a giudizio dal giudice per le udienze preliminari presso il Tribunale di Benevento, Sergio Pezza, per aver favorito l’ingresso in Italia di cittadini stranieri violando alcune norme e agevolato il reclutamento di persone da destinare alla prostituzione.

Si tratta di Ademola Steve Akerele 51 anni, Vincenzo Campidoglio 36 anni, Cipriano Cella 49 anni, Giancarlo De Nigris 53 anni, Francesco Izzo 29 anni, Vittorio Izzo 49 anni, Antonio Marro 48 anni, Claudio Masone 50 anni, Massimiliano Mastrovito 35 anni, Pellegrino Milone 60 anni, Onofrio Nizza 54 anni, Sofia Okoduwa 39 anni, Giampiero Polcino 44 anni, Carmine Rettore 43 anni e Renato Rettore 41 anni.

Per due capi d’imputazione il magistrato ha sancito il non luogo a procedere per non aver commesso il fatto nei confronti di Mosè Forte 43 anni e Antonio Maiello 58 anni. Per prescrizione è stato sancito il non luogo a procedere per Antonio Iannelli 42 anni, Casimiro Coppolaro 33 anni, Natalie Galeeva 43 anni, Gerardo Leone 57 anni, Antonio Parrella 36 anni, Giampaolo Pastore 37 anni, Ferdinando Pirozzolo 40 anni, Giuseppe Simeone 40 anni e Giuseppe Sole 36 anni.

Per Maurizio Schiavone c’è stato il non luogo a procedere essendo deceduto. Gli imputati compariranno davanti al secondo collegio penale il 23 ottobre. I fatti risalgono al periodo che va dal 2000 al 2002. Nel mirino degli investigatori alcuni locali della provincia. Alcuni imputati sono accusati anche di detenzione di consistenti quantitativi di cocaina. Si tratta di Ademola, Campidoglio, Cella, Forte, Iannelli, Francesco e Vittorio Izzo, Leone, Maiello, Marro, Mastrovito, Milone, Okoduwa, Parrella, Pastore, Polc
ino e Sole.
FONTE
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Medico condannato a 4 anni e 9 mesi

— COMO —
LA SENTENZA è arrivata dopo sei anni, ma di quelle che non si dimenticano: 4 anni e 9 mesi di carcere. Così Giampiero Polcino, 45 anni, medico all’Asl di Benevento
2009-04-22
— COMO —
LA SENTENZA è arrivata dopo sei anni, ma di quelle che non si dimenticano: 4 anni e 9 mesi di carcere. Così Giampiero Polcino, 45 anni, medico all’Asl di Benevento ma all’epoca dei fatti pneumologo all’ospedale di Sondalo, è stato condannato dal Tribunale collegiale di Como per un episodio del 2003, quando venne fermato dai carabinieri del Reparto operativo appena fuori dal centro città. Il medico era alla guida di un’Audi A6 con targa tedesca, risultata rubata l’anno prima a Reggio Emilia, ma soprattutto aveva nascosta sotto al sedile una pistola calibro 22 con matricola abrasa. Arrestato e portato al Bassone, alla fine di luglio, venne rimesso in libertà dopo l’interrogatorio di convalida. In quanto incensurato e con un lavoro stabile, il gip gli concesse la revoca della misura con la sola denuncia a piede libero.

TUTTAVIA due settimane dopo, sempre a Como, i carabinieri lo avevano trovato in possesso di alcuni grammi di cocaina, un quantitativo sufficiente a contestargli la detenzione ai fini di spaccio, che nuovamente aveva portato l’uomo in carcere per un breve periodo. Il processo che si è concluso ieri era solo per i fatti del primo fermo, la ricettazione dell’auto e la detenzione illegale dell’arma, contestazioni dalle quali ha cercato di difendersi. Polcino, che è in libertà in attesa di appellare questo primo grado, è impiegato nella struttura sanitaria pubblica campana e ieri era in udienza a sentire di persona la lettura delle sentenza, ma nel frattempo è stato coinvolto in altre vicende giudiziarie in Italia. In particolare il suo nome compariva tra i 26 rinviati a giudizio dal gup di Benevento lo scorso giugno per un giro di prostituzione, droga e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per fatti compresi tra il 2000 e il 2002. Paola Pioppi
FONTE




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