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mercoledì 5 gennaio 2011

CONDANNATO ANTONIO SANTODIROCCO,Ospedale Renzetti, Lanciano

LANCIANO. Sbagliò la lettura di un esame diagnostico a una paziente operata poi di tumore: ieri, l'ex primario del reparto di Radiologia dell'ospedale Renzetti, Antonio Santodirocco, è stato condannato dal tribunale di Lanciano per il reato di lesioni personali colpose alla multa di 200 euro.

La vicenda risale al 2006, quando una donna effettuò una mammografia nel reparto dell'ospedale frentano. Il referto, firmato da Santodirocco, non rilevò nulla di sospetto o di preoccupante per la paziente, che venne invitata a ripetere il controllo dopo un anno.

Nel 2007, dopo 15 mesi, il nuovo esame evidenziò la presenza di un nodulo al seno, al quale seguì la diagnosi di una neoplasia mammaria. La donna fu sottoposta ad intervento chirurgico e a chemioterapia e radioterapia che, forse, si sarebbero potuti evitare o limitare se la diagnosi fosse stata fatta l'anno precedente.

E' stata questa la tesi sostenuta ieri, nella fase finale del processo, dalla pubblica accusa, il pubblico ministero Gina Petaccia, e da Fernando Iovino, legale della parte civile, la paziente e suo marito, che hanno chiesto il risarcimento alla Asl di Lanciano-Vasto e all'assicurazione, l'Insurance Ltd, responsabili civili nel procedimento, rappresentati dall'avvocato Giuseppe Galgano.

Il pubblico ministero ha fatto riferimento alla testimonianza, durante la fase istruttoria, del consulente Ivan Melasecca, medico legale, secondo il quale le lastre della mammografia erano sovraesposte e pertanto andavano ripetute.

Quindi il tumore poteva essere rilevato anche quattro anni fa, secondo l'accusa che per l'ex primario ha chiesto la condanna a un mese di reclusione.

Per l'avvocato Iovino, la sua assistita è stata vittima di un ritardo diagnostico di 14 mesi, che ha avuto come conseguenze l'avanzamento del tumore e il ricorso a terapie più invasive.

La difesa di Santodirocco, gli avvocati Vincenzo Santella del foro di Lanciano e Giuliano Milia del foro di Pescara, ha invece sostenuto che non era possibile dimostrare la responsabilità del medico, poiché il tumore potrebbe essere comparso anche dopo la mammografia incriminata.

Gli avvocati del radiologo hanno chiesto la sua assoluzione, come anche il legale di Asl e assicurazione.

Il giudice, Francesco Marino, ha giudicato Santodirocco colpevole, condannandolo alla multa di 200 euro (l'articolo 590 del codice penale prevede la reclusione fino a tre mesi o la multa fino a 300 euro). Una condanna che inchioda Asl e assicurazione al risarcimento alla paziente dei danni per la diagnosi mancata.

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