Caso Russo, due medici indagati
La procura aveva fermato il funerale poco prima della funzione religiosa, ieri c’è stata l’autopsia
IVREA. Ci sono due medici indagati per la morte di Maria Russo, la pensionata di 74 anni deceduta dopo un ricovero e un’operazione di neurochirurgia. Si tratta di Graziella Brescia, medico di famiglia, e di Daniele Bajardi, in servizio all’ospedale di Ivrea. L’ipotesi è di concorso in omicidio colposo. La procura della Repubblica, che nove giorni fa aveva fermato i funerali dell’anziana donna a poche ore dal funzione religiosa, ha dato l’incarico al medico legale Roberto Testi di effettuare l’autopsia, che è stata effettuata ieri. Un esame indispensabile per accertare eventuali responsabilità da parte dei medici.
Il calvario di Maria Russo comincia il 13 luglio. La donna, residente nel quartiere San Giovanni di Ivrea, è sola in casa e chiama uno dei suoi figli per chiedere aiuto. Probabilmente ha un forte giramento di testa. Quando una delle figlie riesce ad arrivare nella sua abitazione, la pensionata Russo ha una brutta ferita alla testa da dove perde molto sangue. La donna arriva in ospedale poco dopo, è cosciente. I medici, però, non nascondono ai figli che la situazione è molto delicata, tanto che Maria Russo viene messa in coma farmacologico.
Ai familiari viene anche spiegato che sarebbe meglio trasferire la loro congiunta in una struttura ospedaliera di Torino, meglio attrezzata. Ma il viaggio è lungo e rischioso, considerate le condizioni cliniche e l’età della paziente. Alla fine viene scelto il reparto di neurochirurgia della Clinica Eporediese.
Qui Maria Russo viene sottoposta a un delicato intervento nel tentativo di ridurre l’ematoma alla testa. Venerdì 20 il suo cuore cessa di battere. Lunedì 23, però, poco prima delle esequie, la procura ferma i funerali. In tutta questa vicenda c’è qualcosa che non va.
Di certo quando Maria Russo è arrivata in ospedale era ancora cosciente e le sue condizioni di salute, prima della caduta in casa, non avevano mai destato particolari preoccupazioni. Stretti nel loro dolore, i figli di Maria Russo preferiscono non commentare quello che sta succedendo e attendono fiduciosi il corso della giustizia.
Graziella Brescia e Daniele Bajardi, i due medici indagati, sono difesi rispettivamente dagli avvocati Claudio D’Alessandro e Pio Coda. «Aspettiamo i risultati dell’autopsia prima di dire qualcosa - spiega l’avvocato Coda - Al momento sappiamo davvero poco su quello che è accaduto».
01/08/2012
Nessun commento:
Posta un commento