Questo Blog nasce per dare una VERA GIUSTIZIA a tutte le vittime dei camici bianchi... al MIO AMATISSIMO GERARDO (clicca qui) ed a tutti i Nostri ANGELI...
Forse visti gli andazzi della "giustizia" italiana.. non potremmo mai dire GIUSTIZIA E' FATTA, e pertanto affinché non vi siano più altri Agnelli mandati al Macello.. memorizzate i nomi e riguardatevi il vostro unico Bene Prezioso = la VITA!!
a noi resta la Coscienza in Pace di aver avvisato

lunedì 12 luglio 2010

Condannato ANTONIO LUZZI, Barletta,1anno e 4 mesi (pena sospesa)..OGGI POLITICO!!!


OGGI IL NOSTRO "medico" E' UN POLITICO... CONSIGLIERE REGIONALE REGIONE PUGLIA E CONSIGLIO COMUNALE BARLETTA
http://www.barlettalife.it/magazine/notizie/antonio-luzzi-scende-in-campo/

23/1/2006
No a trasfusione:condannato medico
Morirono mamma e bébé testimoni Geova
La Cassazione ha condannato un ginecologo che nel dicembre del 1998 lasciò morire una testimone di Geova e il suo bimbo durante il parto. I fatti si svolsero a Barletta. L'uomo cercò di attribuire il decesso all'impossibilità di praticare trasfusioni, come prescritto dal credo religioso. Il giudice invece ha condannato il medico per omicidio colposo, mentre ha cassato con rinvio la parte della sentenza sulla morte del bambino.

Santa Ricatti, 34 anni, morì nel dare alla luce un bimbo il 29 dicembre del 1998. Anche il piccolo non riuscì a sopravvivere al parto. Per far luce aull'accaduto venne subito aperta un'inchiesta ai danni del ginecologo, Antonio Luzzi. Il medico avanzò sempre la stessa difesa: la donna secondo lui era morta perché il marito, per non derogare al suo credo religioso, non aveva dato l'autorizzazione a eseguire una trasfusione di sangue. Trasfusione che l'avrebbe salvata. Diversa l'opinione del marito, Gaetano Bizzoca, che invece aveva affermato che l'autorizzazione gli era stata chiesta quando la moglie era ormai morta.

La vicenda processuale, durata tre anni lungo tutti i gradi d'appello, si chiude ora con la sentenza della Cassazione. La corte ha condannato Luzzi per omicidio colposo, in quanto secondo i giudici la morte della donna avvenne "per negligenza e imperizia". Il ginecologo è stato condannato anche per aver falsificato la cartella clinica con la complicità dell'ostetrica, posticipando di un'ora la data di nascita del bambino, "nel tentativo di occultare che era stato omessa l'opportuna assistenza". E' stata cassata con rinvio, invece, la parte della sentenza che riguarda la morte del neonato.

La Cassazione non ha fatto che confermare la sentenza della Corte d'Appello di Bari. In primo grado Luzzi era stato condannato dal tribunale di Trani per imperizia a un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa) con la responsabilità di entrambe le morti. La condanna era stata confermata dalla Corte d'Appello di Bari con una riduzione della pena di due mesi.

http://medicicondannati.blogspot.com/2010/07/condannato-antonio-luzzi-barletta-un.html

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Viva gli incensurati
da Stark il gio 31 ago 2006, 1:58

Ho trovato qualcosa di interessante su Antonio Luzzi (a meno che non si tratti di un caso di omonimìa).

No a trasfusione:condannato medico. Morirono mamma e bébé testimoni Geova

La Cassazione ha condannato un ginecologo che nel dicembre del 1998 lasciò morire una testimone di Geova e il suo bimbo durante il parto. I fatti si svolsero a Barletta. L'uomo cercò di attribuire il decesso all'impossibilità di praticare trasfusioni, come prescritto dal credo religioso. Il giudice invece ha condannato il medico per omicidio colposo, mentre ha cassato con rinvio la parte della sentenza sulla morte del bambino.

Santa Ricatti, 34 anni, morì nel dare alla luce un bimbo il 29 dicembre del 1998. Anche il piccolo non riuscì a sopravvivere al parto. Per far luce sull'accaduto venne subito aperta un'inchiesta ai danni del ginecologo, Antonio Luzzi. Il medico avanzò sempre la stessa difesa: la donna secondo lui era morta perché il marito, per non derogare al suo credo religioso, non aveva dato l'autorizzazione a eseguire una trasfusione di sangue. Trasfusione che l'avrebbe salvata. Diversa l'opinione del marito, Gaetano Bizzoca, che invece aveva affermato che l'autorizzazione gli era stata chiesta quando la moglie era ormai morta.

La vicenda processuale, durata tre anni lungo tutti i gradi d'appello, si chiude ora con la sentenza della Cassazione. La corte ha condannato Luzzi per omicidio colposo, in quanto secondo i giudici la morte della donna avvenne "per negligenza e imperizia". Il ginecologo è stato condannato anche per aver falsificato la cartella clinica con la complicità dell'ostetrica, posticipando di un'ora la data di nascita del bambino, "nel tentativo di occultare che era stato omessa l'opportuna assistenza". E' stata cassata con rinvio, invece, la parte della sentenza che riguarda la morte del neonato.

La Cassazione non ha fatto che confermare la sentenza della Corte d'Appello di Bari. In primo grado Luzzi era stato condannato dal tribunale di Trani per imperizia a un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa) con la responsabilità di entrambe le morti. La condanna era stata confermata dalla Corte d'Appello di Bari con una riduzione della pena di due mesi.

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo293219.shtml
Notizia riportata anche sulla Gazzetta del Mezzogiorno il 21/01/2006.
http://tdgnews.altervista.org/News/news210106.htm

Credo che grazie all'indulto non sconterà neanche un giorno di affidamento ai servizi sociali (sotto i 3 anni di pena non si finisce in carcere se non si è recidivi)...
Comunque ho controllato per scrupolo il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e l'articolo 58 tra le cause che prevedeno l'ineleggibilità dei consiglieri comunali (provinciali, sindaci ecc) al punto c) riporta:

c) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena della reclusione complessivamente superiore a sei mesi per uno o piu' delitti commessi con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o a un pubblico servizio diversi da quelli indicati nella lettera b) (n.d.r. nella lettera b) sono indicate condanne per corruzione e peculato);

A meno che non gli sia stata concessa la riabilitazione ai sensi dell'articolo 179 del codice penale o dell'articolo 15 della legge 3 agosto 1988. n. 327., ANTONIO LUZZI non dovrebbe sedere in Consiglio Comunale...


P.S. Mentre scrivevo, ho controllato l'art. 179 del C.P.
1. La riabilitazione è conceduta quando siano decorsi almeno tre anni dal giorno in cui la pena principale sia stata eseguita o siasi in altro modo estinta, e il condannato abbia dato prove effettive e costanti di buona condotta. omissis

2. Qualora sia stata concessa la sospensione condizionale della pena (nel caso di Luzzi è stata sospesa) ai sensi dell'articolo 163, primo, secondo e terzo comma, il termine di cui al primo comma decorre dallo stesso momento dal quale decorre il termine di sospensione della pena (che dovrebbe essere avvenuta contestualmente alla sentenza di primo grado emessa il 13-12-2002).

Riassumendo, la legge gli consente di mantenere la carica di consigliere in virtù della sospensione della pena.
Resta però la gravità del crimine commesso, mentre le considerazioni politiche le lascio a chi legge.

http://lnx.barlettaonline.net/viewtopic.php?f=22&t=537&start=120
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo293219.shtml

2 commenti:

  1. Intanto il Luzzi non ha, di fatto, assistito la paziente durante il travaglio. Si è limitato a fare una visita di routine subito dopo il ricovero della sig.ra Ricatti ( a casa le altre due figlie della sig.ra Ricatti, di 6 e 9 anni dormivano e la aspettevano che ritornasse a casa con il fratellino Giuseppe. Questo significa che il LUZZI, detto in breve, non aveva "interesse", nel vero senso della parola, ovvero la sig.ra Ricatti non era una sua "CLIENTE" ed è inutile nascondersi dietro un dito. Sappiamo benissimo che quando si viene "seguiti" dal proprio ginecologo di fiducia al quale, durante la gravidanza, si è letteralmente dato un " sacco" di denaro, questi fàrebbe persino i salti mortali pur di assistere una sua paziente,chiedo scusa, una sua "CLIENTE". Quel pluri omicidio colposo, in realtà, è qualcosa di più, molto ma molto di più grave : OMISSIONE DI SOCCORSO DURANTE IL PROPRIO LAVORO DI MEDICO. Tutto quello che è accaduto successivamente è stato causato, verosimilmente, dall'intervento TARDIVISSIMO (se si può dire)del Luzzi, ovvero quando il piccolo Giuseppe,dopo aver "gridato il suo lunghissimo AIUTO" attraverso i tracciati cardiotocografici, fatti sparire ad arte ma questo si è subito e forutnatamente dimostrato inoppugnabilmente, che NESSUNO A RACCOLTO se non quando la situazione era irrimediabilmente precipitata. Per non parlare della morte della sig.ra Santa Ricatti la quale, ancora una volta, ha trovato sulla sua "strada" un medico negligente ed imperito, così come è stato ampiamente dimostrato. Mi fermo qui perchè avrei da esprimere cose che non posso " esprimere". Grazie.

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  2. In riferimento al commento precedente sostituisco la parola<<..verosimilmente...>> con <<.. nella realtà dei fatti..>>. GRAZIE.

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