Richiesta urgente per attuare il LICENZIAMENTO DISCIPLINARE del dott. Mattiello Domenico
RACCOMANDATA A/R anticipata via fax-via e-mail
Presidente della Regione Veneto Luca Zaia
Palazzo Balbi – Dorsoduro 3901 30123 Venezia
Fax. 041 5242524
Presidente OMCeO Venezia Dott. Maurizio Scassola
Via Mestrina, 86 30172 MESTRE (VE)
Fax: 041989663
direzione@ordinemedicivenezia.it
Direttore Generale ULSS 6 Dott. Antonio Alessandri
via Rodolfi, 37 – 36100 Vicenza
Tel. 0444 – 753330
direzione.generale@ulssvicenza.it
Ministro PA Renato Brunetta
Corso Vittorio Emanuele II, 116. Roma
Ministro della Salute Ferruccio Fazio
Lungotevere Ripa, 1 -00153 – Roma segreteria.Fazio@sanita.it
Oggetto : Richiesta immediata LICENZIAMENTO DISCIPLINARE del “dott.” Domenico MATTIELLO
Con la presente intendiamo manifestarvi il nostro sdegno a quanto appreso dai media, di quale orrore si sia macchiato il Domenico Mattiello, ovviamente di questo crimine ne risponderà penalmente, tant’è che gli è stata applicata la custodia cautelare (a prova della sua colpevolezza vi sono le registrazioni delle micro-telecamere )
Intendiamo con la presente chiedervi di intervenire sin da subito con le leggi amministrative che non sono collegate con il procedimento penale, e pertanto non vi è ragione di attenderne la fine.
Il suddetto in questione nella fattispecie amministrativa ha violato il Contratto Nazionale in relazione,
appunto, ai procedimenti disciplinari,nonché il codice deontologico oltre che quelli di cpp.
E vi sono tutti i presupposti per un licenziamento disciplinare.
Tanto per citarne uno :
Art55-quarter e) “ …gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o
comunque lesive dell’onore e della dignità altrui”
Laddove siano stati già presi i provvedimenti , ne richiediamo copia così come previsto per gli effetti della legge n. 241/90, al fine di consentire una obiettiva valutazione della situazione contestata
A tal fine, si precisa che trattasi di atti ostensibili e non coperti dalla normativa posta a difesa della privacy,
per come prescritto dalla legge n. 15, del 4.3.2009.
decorso inutilmente il termine di giorni 30 dal ricevimento della presente, il silenzio sarà ritenuto come rifiuto, con presentazione di ricorso al competente Tribunale Amministrativo Regionale e con valutazione dei fatti per tutte le fattispecie conseguenti che potrebbero concretizzarsi sotto l’aspetto penale, amministrativo e contabile.
La presente equivale diffida con contestuale messa in mora per quanto sopra richiesto ed a tutti gli effetti di legge.
In attesa, si porgono distinti saluti.
Lì, 15 giugno ’11
Associazione I Nostri Angeli
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È quanto chiede a gran voce Massimiliano Frassi presidente dell’Associazione Prometeo onlus lotta alla pedofilia, da tempo molto attiva nel vicentino con la propria sezione locale, dopo i fatti che hanno portato all’arresto del medico pediatra Domenico Mattiello.
“L’appello che facciamo” ha dichiarato Frassi, “è rivolto al sindacato dei medici pediatri italiani FIMP, affinché prendano ufficialmente le distanze dal loro consigliere agli arresti dall’altro ieri”.
“Serve un segnale forte a favore dell’infanzia violata. È vero che siamo ancora distanti dal processo ma quanto dichiarato dalle forze dell’ordine non lascia trapelare alcun dubbio ed il sindacato medici pediatri deve prendere ufficialmente el distanze da tale soggetto, revocando immediatamente ed a tempo indeterminato qualsiasi tipo di rapporto abbia con lui”.
“È questo il secondo caso di un medico pedofilo che in pochi mesi seguiamo” ha concluso Frassi, “segno che oramai la pedofilia è un cancro che ha attanagliato ogni sfera sociale di questa malata società”
“Un plauso alle forze dell’ordine di Scienza invece che ancora una vota hanno dimostrato di operare con una professionalità che non sempre si riscontra in altre realtà”. Professionalità finalizzata a scoprire la verità e tutelare, nel bisogno, i bambini sempre più preda di insospettabili pedofili”.
Si chiama Domenico Mattiello e di professione è medico. Pediatra, per l’esattezza.
In particolar modo il medico 64enne si occupava di più asili nido (pubblici e privati) e scuole materne della città di Vicenza come consulente.
Dopo alcune segnalazioni da parte di genitori preoccupati (quelli che altrove vengono definiti “contagiati” o “ansiosi”), le forze dell’ordine hanno predisposto un sistema di controllo.
E nel momento stesso in cui agli uomini della questura sono apparse sui monitor, in diretta, le scene che vedevano il medico molestare i bambini, immediatamente sono corsi all’asilo (asilo nido Variolato di Bertesina) e l’hanno arrestato. In flagranza di reato.
Ora in attesa di interrogare l’uomo (che è in carcere) la domanda che ci si sta ponendo è:
in realtà quante sono le vittime e da quanto tempo agiva?
Nota: non è becero servilismo. Non serve a me e tantomeno a loro. Ma lasciatemi spendere due parole di plauso alle forze dell’ordine di Vicenza. In particolar modo alla Questura ed alla Procura che da tempo, con i fatti non con le parole, ha capito e dimostrato di aver capito, come si fanno le indagini su casi così delicati. Con un’unica ottica: appurare la verità e salvare i bambini. Semplicemente GRANDI!
Nota 2: a Bergamo da alcuni mesi è VERGOGNOSAMENTE ai domiciliari (nello stesso quartiere delle vittime) un medico di base che ha abusato di tanti bambini per anni. Domanda: come mai nessuno ne parla più ed è calato un VERGOGNOSO silenzio al riguardo? Come mai non si racconta di quello che aveva nel computer? Di come aveva catalogato le sue prede?
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